La realizzazione di Zabala: Episodio 6 - Keys: Brian Mitchell, Radoslav Lorkovic, Tommy Mandell

La realizzazione di Zabala: Episodio 6 - Keys: Brian Mitchell, Radoslav Lorkovic, Tommy Mandell

Keys: tastiere, pianoforte, wurlitzer, hammond, fisarmonica.

Ovviamente Joel Guzman, ma di lui abbiamo già parlato.

Dopo aver ascoltato le chitarre di David Grissom su Elijah quando parla la canzone aveva preso una direzione molto rock, inaspettata e l’unico strumento che valeva la pena aggiungere era l’organo hammond. Mi erano rimaste impresse le sonorità del disco Blood in the USA di Thom Chacon, tutte giocate sugli incastri del picking di chitarra acustica, il contrabbasso di Tony Garnier e l’organo visionario di Tommy Mandel. Thom mi ha dato il suo numero di telefono. “Chiamalo assolutamente, vedrai che sarà contento di suonare nel suo disco.” Mentre Thom parlava io scorrevo l’elenco dei musicisti con cui aveva suonato. Dire Straits, Brian Adams, Tina Turner, Bon Jovi, The Pretenders, Cyndi Lauper e perfino I Clash, su Combat Rock! Ci ho messo un paio di settimane prima di decidermi a chiamarlo e alla fine per fortuna l’ho fatto ed Elijah è destinata a diventare un piccolo singolo del disco.

Brian Mitchell è un altro gigante della musica americana. James Maddock mi ha sempre detto di lui “è il miglior musicista di tutta New York”. Ha suonato con Levon Helm, Bob Dylan, Dolly Parton, Dwight Yoakam, BB King, Buster Poindexter, Allen Toussaint e tantissimi altri e proprio con James Maddock è venuto in tour in Italia per suonare all’ultima edizione del Buscadero Day. Sono riuscito a farlo suonare sul mio disco il giorno stesso che si è andato a vaccinare. Brian suona il piano elettrico su Buon Anno fratello e su C’è. Un altro amico che non poteva assolutamente non partecipare a questo disco è Radoslav Lorkovic. Un altro di quei musicisti che nei primi anni 90 avevo avuto la fortuna di vedere tante volte dal vivo ad accompagnare ed esaltare le canzoni dei miei songwriters preferiti. Richard Shindell, Jimmy LaFave, Ellis Paul, Shawn Mullins, Odetta.

Radoslav è gioia pura. Origini croate e una formazione musicale che si è sviluppata nel midwest alla corte di Greg Brown, Bo Ramsey e Dave Moore. Radoslav è uno di quelli con cui ti ritrovi senza pianificarlo a mangiare in una trattoria sperduta dell’appennino o a improvvisare musica alle 3 di notte nel parcheggio di un hotel di Okemah, in Oklahoma. Tutte cose che mi sono successe e non solo a me. Il suo incontro con Shindell è leggendario. Fu Carlini a metterli sullo stesso treno, Shindell arrivava da Parigi, Radoslav partiva da Sesto Calende e si ritrovarono a fare questo viaggio insieme verso Cosenza dove avrebbero condiviso il palco. Parlarono in francese per tutte le ore del viaggio, ignorando di essere entrambi americani, cosa che scoprirono solo durante il soundcheck. Pochi mesi più tardi Radoslav registrava il suo piano e la sua fisarmonica in Reunion Hill di Shindell. Potrei riempire un libro intero di aneddoti su Radoslav e la sua squeezebox, scomparsa e riapparsa anni dopo, come per magia.

Molti anni fa in Italia gli avevano regalato una fisarmonica rossa fiammante. Era legatissimo a quello strumento e una sera, forse la sera più prestigiosa della sua carriera di musicista, qualcuno gliela rubò. Si trovava al Madison Square Garden per un concerto stellare con Jackson Browne e altri musicisti incredibili ma il suo volto era inspiegabilmente triste. Lo sponsor di quello spettacolo per far tornare il sorriso a Radoslav ordinò immediatamente una nuova fisarmonica per lui dall’Italia, che avesse quelle stesse caratteristiche e da Castelfidardo, manco a farlo apposta, arrivò una bellissima Baffetti. La cosa surreale è che qualche anno più tardi un’anziana signora trovò per caso questa fisarmonica e avendo sentito questa storia si mise in contatto con Radoslav per fargliela riavere. Così quella fisarmonica magica è sul mio disco insieme al wurlitzer e al pianoforte a coda che Radoslav ha registrato al Transient Studio di Chicago su Se vedessi la baia ora, C’è, Tutti i pesci del mare, E’ solo un fiore, Maya dei girasoli.

PS: Il booklet del cd contiene molte foto scattate da Radoslav, inclusa la spettacolare US Route 6 (l’autostrada di Kerouac), appena passata Tonopah, a est, nel Nevada


Andrea Parodi Zabala Live


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